Lo sapevate che…? A breve non saranno più disponibili alcuni aggiornamenti per windows 7/8.1 su ultime CPU
Microsoft spinge sempre più verso l’adozione di sistema operativo Windows 10 presenti sul mercato, mettendo in atto operazioni dirette che di fatto obbligano i possessori di sistemi con OS Windows 7 e Windows 8.1 a passare al nuovo sistema operativo. Da questa settimana i possessori di sistemi basati su CPU AMD Ryzen o Intel Core della […]
Microsoft spinge sempre più verso l’adozione di sistema operativo Windows 10 presenti sul mercato, mettendo in atto operazioni dirette che di fatto obbligano i possessori di sistemi con OS Windows 7 e Windows 8.1 a passare al nuovo sistema operativo.
Da questa settimana i possessori di sistemi basati su CPU AMD Ryzen o Intel Core della famiglia Kaby Lake che utilizzano sistemi operativi Windows 7 e Windows 8.1 ricevono un messaggio che indica come l’hardware in uso non sia supportato dal sistema operativo installato, nel momento in cui cercano di eseguire una verifica della disponibilità di aggiornamenti all’OS via Windows Update. Questo di fatto non permette di ricevere più aggiornamenti a nuove funzionalità, ma più di tutto blocca gli aggiornamenti di sicurezza che Microsoft rende periodicamente disponibili per i propri OS.
Soluzione per aggirare il blocco?
La patch modifica la DLL di Windows wuaueng.dll, ed è stata creata usando tecniche di reverse engineering sull’aggiornamento responsabile del blocco, il Patch Tuesday di marzo (KB4012218). Dentro alla DLL, spiegata semplicemente, ci sono due funzioni che controllano la versione del processore; la patch fa risultare sempre positivo il controllo, e gli aggiornamenti tornano a installarsi regolarmente.
Chi si è già trovato in situazioni simili in passato sa che, purtroppo, questo tipo di soluzione non è esente da aspetti negativi. Per cominciare, non è un’operazione che si esegue una volta e poi si dimentica – il creatore stesso precisa che sarà necessario eseguire la modifica ogni volta che la DLL viene aggiornata da remoto. Microsoft potrebbe anche decidere di essere più aggressiva nel bloccare questo tipo di exploit, al fine di prevenire cattive esperienze d’uso derivate dall’uso di aggiornamenti non testati a dovere su queste configurazioni hardware.
C’è poi il rischio intrinseco derivante dalla modifica di file di sistema da parte di software non ufficiali. Per fortuna, il fatto che il codice sia liberamente accessibile da tutti su GitHub è un indice piuttosto concreto delle intenzioni dello sviluppatore. Detto questo, prima di procedere è meglio eseguire un bel backup e creare un punto di ripristino. Non si sa mai…
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